presentazione Film: "Il Monaco che vinse l'Apocalisse"

La natura è una CULLA che ci riporta all’essenziale. In questo sta proprio una parte del messaggio del film, ambientatp nel 1200 e basato sulle ultime ore di vita di Gioacchino da Fiore, monaco e abate cistercense, mistico, teologo e filosofo, fondatore dell’ordine Florense. Gioacchino da Fiore è stato tra i più influenti personaggi del medioevo, e seppur personaggio controverso, fu collocato da Dante nel 12° canto del Paradiso...Le sue profezie apocalittiche e la divisione della storia in Tre Età è stata particolarmente importante anche per lo sviluppo del movimento francescano. Di lui è nota la ricerca della SOLITUDINE ISPIRANTE della natura per trovare quelle risposte e quelle illuminazioni che hanno poi nutrito e guidato i suoi scritti e il suo viaggio spirituale alla scoperta dei valori fondamentali dell’esistenza, in un’indagine profonda sulla natura dell’uomo e sulla sua relazione con il divino.

Uno dei pregi del film oltre alla splendida scenografia, i costumi, la fotografia e gli effetti speciali, il suono, è che riesce a mettere in immagini un argomento come l'Apocalisse senza cadere nel fantasy...

Il breve filmato sull’installazione della foresta fossile di Antonella Barone parla dello studio eseguito da Marco Nieri sugli alberi di olivo di Antonella Barone, dove è stata rilevata la loro notevole capacità di comunicare energie benefiche: ora gli alberi pietrificati che qui, tra loro sono stati collocati ci parlano di energie vitali differenti e attive al contatto con essi, materia che ha assorbito fulmini, piogge e sole per milioni di anni...è una testimonianza ispirante di come il tempo possa avere impresso nella struttura stessa degli alberi le tracce storiche del loro vissuto. Fa impressione pensare che questi antichi esseri viventi oggi pietrificati abbiano attraversato i TEMPI LUNGHISSIMI E INESORABILI della natura fino a noi, conoscendo e assorbendo dall’ambiente le pulsazioni vitali di organismi forse per sempre scomparsi.